Avventure nel tempo e nello spazio by AA.VV

autore:AA.VV.
La lingua: ita
Format: mobi, epub, azw3
Tags: Science Fiction, antologia
editore: Editrice Nord
pubblicato: 1979-11-23T23:00:00+00:00

III

Seduto sul lettino, Allison cercava di mettere ordine tra i suoi pensieri confusi. Sentiva che la sua posizione si faceva sempre più pericolosa col passare di ogni minuto, ma era difficile scoprire perché. Finora Jones non aveva compiuto nessun'azione manifesta, né fatto qualcosa che potesse essere interpretato come contrario agli accordi. Quell'individuo non era molto simpatico, ma in fin dei conti era un extraterrestre con una faccia e un corpo sgradevoli; e Allison sapeva bene che quelle caratteristiche portavano a errate valutazioni superficiali. Aveva mantenuto sempre un comportamento gentile, anche se a suo parere un po' brusco e autoritario. La ragazza non rappresentava un'accusa contro di lui, in quanto agiva in gran misura per proprio conto. In ogni caso, ad Allison la ragazza piaceva abbastanza: faceva onore a Jones.

E cos'altro c'era? Be', la scena di cui era stato testimone attraverso il monitor. Ma di per sé era solo interessante e divertente, tranne forse per il tizio biondo. L'insorgere di quelle indefinibili paure era dovuto unicamente al turbamento causato dalla sua somiglianza con quell'individuo. Poteva soltanto concludere che qualcuno, molto simile a lui, aveva preso parte a una manifestazione scientifica, che si era conclusa con un bacio.

Ma quello non era un bacio cerimoniale: era impudentemente appassionato. Poteva esistere amore... unione... tra due persone tanto diverse? Un matrimonio, forse, dato che si era svolto in pubblico.

Un matrimonio! Le ultime parole di Jones circa il suo «servizio» gli risuonavano ancora nelle orecchie. «È di vitale importanza per la fecondità della nostra razza». Nessun eventuale matrimonio forzato con una di quelle donne dal testone, o anche con la Brown, avrebbe prodotto un effetto da quel punto di vista.

Un'altra osservazione di Jones: il suo «servizio» si riferiva a «etnologià applicata, e molto, molto pratica».

La cosa peggiore era rappresentata senza dubbio da quelle interminabili file di facce di bambola. Certo non poteva averle mai viste realmente; dovevano essere simboli dell'inconscio, che rappresentavano qualcos'altro. Ma cosa?

E cosa significava la somiglianza di quel giovane con lui, e di conseguenza con le facce di bambola? Non poteva trattarsi solo di una coincidenza.

Allison rinunciò a trovare risposte ai suoi interrogativi. Sapeva solo di sentire un'indefinita oppressione sul cuore, e di avere paura: lui che raramente l'aveva provata.

Fu svegliato da un leggero bussare alla porta. Si alzò; la signorina Brown entrò, e qualcuno vestito di marrone chiuse la porta dietro di lei. Aveva un sorriso radioso e reggeva con le mani uno strano frutto, simile a una sapodilla molto grossa e con la buccia liscia.

— Lo mangi — disse la ragazza. — È molto buono e nutriente. Allison la ringraziò, spezzò il frutto e gliene diede metà. Lo trovò buono davvero. Non si era reso conto di avere tanto appetito. Lei lo guardava con un'espressione di gioia che non abbandonava il suo volto.

— Perché sorride in questo modo? — chiese lui. — Non era così allegra, quando se n'è andata.

Lei rise e scosse la testa, e non volle dirglielo.

— Lo scoprirà! — promise.

Qualcosa tornò in mente ad Allison: si sedette sul lettino e con dolcezza fece sdraiare la ragazza al proprio fianco.

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